09 maggio

Ogni anno in Seminario si svolge la Festa dei fiori. I fiori che vengono festeggiati sono i candidati 2023: i seminaristi, già ordinati diaconi, che il 10 giugno 2023 in Duomo a Milano saranno ordinati preti. Loro sono stati al centro della S. Messa solenne in basilica del Seminario e nell’animazione/presentazione nel giardino del quadriportico del quadriennio. Accompagniamo tutti loro con le nostre preghiere. Di lato la preghiera che hanno scritto in occasione della loro ordinazione e il loro tableaux. Nella S. Messa solenne l’Arcivescovo ha letto una lettera piena di gratitudine verso i suoi preti che sono contenti di essere preti. «Desidero ringraziare per il vostro ministero e per la vostra vita dedicata - dice l’Arcivescovo, avviando la sua omelia -. Dicono che siete preti normali di tutte le età, preti che esercitano ogni tipo di ministero, preti che sono in ogni parte della nostra diocesi. Mi dicono che vivete anni pieni di vigore in salute e anche anni di stanchezza, di malattia, gravati dal peso degli anni. Mi dicono che una cosa vi caratterizza: siete preti contenti di essere preti». La Festa dei fiori è anche occasione per festeggiare i preti che ricordano significativi anniversari di sacerdozio. Tra gli invitati d’onore quest’anno c’era anche il nostro don Materno: 60 anni di ordinazione presbiterale. Lui è stato ordinato prete il 28 giugno (la vigilia della festa dei SS. Pietro e Paolo) del 1963. Tornare in Seminario e ritrovarsi con i propri compagni di ordinazione è sempre una grande emozione per tutti noi preti ambrosiani. Ritrovare i luoghi della propria formazione vuol dire rivivere lo stupore che ci ha accompagnato negli anni della nostra formazione. Ho rivisto queste emozioni sul volto di don Materno e di alcuni suoi compagni di Messa. Ho pranzato insieme con loro ed è stata una gioia grande sentire i loro discorsi: dai ricordi personali in seminario e rinnovare l’entusiasmo nel dedicare tutta la propria vita al Signore e al popolo di Dio a cui si è mandati. Ho visto un grande stupore nel riconoscere che non sono tanto “le cose che si sono fatte nel ministero” ma il desiderio di continuare a vivere il proprio ministero nella preghiera e nel servizio pastorale che sta la gioia dei preti più maturi. Spesso è stata ricordata la figura della Vergine Maria, a cui noi sacerdoti ci affidiamo con particolare tenerezza. Non sono mancati i ricordi di quei compagni già in cielo e che da là continuano a vegliare e camminare con noi sacerdoti, in particolare ci ha tutti commosso il ricordo del giovanissimo don Simone Vassalli (prete del 2013).

Don Alberto

 

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